Gli short sleeve hanno fatto breccia nel cuore di tanti uomini fin dal primo istante: ecco perché.
Meglio note come maniche corte, gli short sleeve soprattutto durante i mesi più caldi rappresentano un vero e proprio toccasana. Le magliette in questione possono essere realizzate in vari modi, ma il loro punto di forza è chiaramente il fatto che permettano di avere le braccia scoperte.
Cosa che ovviamente potrebbe non andare bene in inverno, ma che soprattutto in estate e in primavera inoltrata, dove la stratificazione è importante, si può rivelare davvero utile. Nei prossimi paragrafi vedremo di analizzare la nascita e lo sviluppo di uno dei trend più apprezzati e longevi in circolazione.
Short sleeve: quando sono nati?
Le magliette short sleeve sono nate a partire dal 1700. Nonostante ciò, si ha avuto modo di rinvenire indumenti simili da molto prima. Più precisamente dal periodo degli Etruschi, la cui permanenza terrestre risale al IX secolo scorso.
Successivamente, quello che è nato come un comune indumento intimo è in realtà diventato un capo adatto anche al lavoro di tutti i giorni. Ai tempi il lavoro era prettamente manuale, e spesso anche al fronte di temperature particolarmente alte. Serviva dunque un metodo per proteggersi dall’eccessivo calore.
Ancora più tardi arrivarono poi le t-shirt, usate dai soldati americani nel corso della II Guerra Mondiale. I loro addestramenti prevedevano, tra le tante regole ferree che dovevano essere seguite, che si indossasse anche la classica maglietta a maniche corte color verde scuro. Un must che ancora oggi va di moda.
Non tutti sanno che anche la cultura moderna, ha avuto modo di dare agli short sleeve la rilevanza che ancora oggi ricoprono. Numerosi attori e figure di spicco quali James Dean e Marlon Brando, hanno fatto della classica maglietta bianca e senza scritte il loro tratto più iconico. O uno dei tratti, dir si voglia.
Con quali tessuti sono realizzati?
I tessuti con cui le magliette a manica corta sono realizzati, sono essenzialmente tra i più disparati. Le più comuni sono sicuramente le magliette in cotone, le quali riescono sia a proteggere dal caldo che a riscaldarci durante i mesi più freddi dell’anno.
Ci sono poi le magliette in tessuto tecnico, ottime per contrastare la sudorazione e per questo motivo, adatte per ogni tipo di esercizio fisico. In origine, come anticipato sopra, la maglietta a manica corta è nata proprio con questo scopo. Ovvero come rivestimento durante l’attività fisica, così che la sudorazione venisse contrastata.
Le fibre sintetiche sono invece molto rare da vedersi in una maglietta. Molto più comuni invece materiali come lana e tessuti misti, ma che per via della loro qualità rientrano in una fascia non sempre accessibile ai più. In ogni caso, si parla di un capo d’abbigliamento che ha un sacco di varianti, soprattutto a livello realizzativo.
Nonostante sia un tipo di abbigliamento iconico, la maglietta short sleeve non va affatto confusa con la tipica maglia smanicata. Ci sono infatti delle differenze sostanziali da osservare, che per ovvi motivi non le rendono uguali.