Da icona, Raffaella Carrà ha cambiato completamente anche il mondo maschile, affascinato dai suoi passi di danza e dagli abiti in mostra nelle giornate del Festival di Sanremo 2023.
Raffaella Carrà mostra Sanremo 2023: tra gli eventi che si svolgono durante le giornate del Festival della Canzone Italiana c’è anche “A far la moda comincia tu!”. La mostra celebra l’icona che ha sdoganato il tabù del sesso (e molti altri!) con gli abiti utilizzati negli anni in scena.
La mostra ospita anche un maxischermo, dove vengono proiettati spezzoni delle trasmissioni alle quali la diva ha partecipato o condotto nel corso degli anni. Anche se Raffaella Carrà è morta il 5 luglio 2021, ha fatto sognare generazioni di uomini, che hanno visto in lei e nelle sue storie una donna diversa da quella ideale di allora, creando un nuovo mito.
La mostra per Raffaella Carrà
La mostra è a disposizione al Forte Santa Tecla fino al 12 febbraio. Il progetto è in collaborazione con il luxury village The Mall Sanremo. L’esposizione è di 100 abiti, provenienti dalla collezione della Rai, ma anche da collezionisti privati. Il quadro che ne emerge è di una Raffaella che non ha mai mancato di osare, ma con gusto e stile. Il titolo della mostra parte da uno dei primi tabù che la Carrà riuscì a distruggere con maestria, “A far l’amore comincia tu”.
Un altro dei primi tabù che Raffaella spazzà via è con il Tuca Tuca, che nel 1971 la rese l’icona sexy dell’intera Europa. Infatti, pochi sanno che la Carrà era molto apprezzata all’estero, in particolare in Spagna e in Brasile. La carrà è stata eletta anche a simbolo del mondo gay, ma lei stessa aveva dichiarato a suo tempo di non capire perché piacesse anche a loro.
La Carrà riuscì negli anni Settanta a vendere milioni di dischi con Ma che musica maestro!, dove sfoggiava l’ombelico nella sigla di apertura. Allora fu un grande scandalo, ma era solo il primo passo verso il successo.
Fiesta, Rumore, Ballo Ballo e Pedro sono altri successi dove Raffaella conquista il palco e il mondo a partire dal 1974 con Milleluci. Gli anni Ottanta sono, invece, quelli della conduzione televisiva, culminati con Carramba, che sorpresa! Condusse anche il Festival di Sanremo nel 2001, una sola volta, con Piero Chiambretti, Enrico Papi, Megan Gale e Massimo Ceccherini.
Gli abiti di Raffaella Carrà in mostra
Gli abiti della mostra realizzata per celebrare e ricordare Raffaella sono tantissimi e rappresentano un vero e proprio percorso dagli anni Settanta a oggi. Per ogni abito, una scheda riportava l’occasione in cui l’abito è stato indossato, con le foto originali dell’epoca e una breve descrizione del programma.
Sembra quasi di vederla danzare con i suoi abiti più belli o di sentirla cantare. Davanti al maxischermo – dove sono raccolti i momenti più belli – in tanti guardano Raffaella Carrà, incantati come la prima volta.
L’uomo di allora – e quello di oggi – hanno trovato in Raffaella una donna straordinaria, forte e lontana dalle convenzioni, capace di stupire e di amare senza farsi influenzare dalla società bigotta dell’epoca. La mostra la rappresenta anche come icona di stile, in grado di trasformarsi per restare sempre se stessa.