Ci sono accessori della moda maschile che andrebbero “recuperati” e rivalutati, perché “messi in ombra”, sino a rischiare di scomparire del tutto, dall’inevitabile trascorrere del tempo e dall’introduzione di nuove tendenze.
Uno di questi accessori è il fermacravatta, che d’istinto si potrebbe trovare “superfluo”, o, peggio, “inutile”, alla luce delle diverse alternative che non contemplano l’utilizzo di camicia e cravatta.
O, ancora, “ingombrante” e fuori luogo in determinate occasioni: ma bisogna superare quelli che possono essere meri “preconcetti” e restituire al fermacravatta tutta la sua importanza e “dignità”, considerando questo elemento una squisita fusione di funzionalità e raffinatezza. Un vero e proprio must di eleganza in altri termini, perfetto per gli uomini di classe e per i businessmen. Proseguiamo allora insieme nella lettura per scoprirne di più.
Perché adoperarlo?
Chic e signorile, il fermacravatta è l’accessorio ad hoc per dare un quid plus all’outfit che si decide di indossare, specie in quelle occasioni più “impegnative”, quando ci si vuole distinguere. Un matrimonio, ad esempio, rappresenta una circostanza in cui poterlo “sfoggiare” in tutto il suo splendore.
Il suo scopo è quello di fissare la cravatta alla camicia, così da mantenerla sempre ferma e in ordine, ed essere “perfetto” per il tutto il tempo trascorso fuori casa. Una nota di stile che non passerà inosservata.
Il maggior numero di questa tipologia di accessori è realizzato in metallo, arricchito nelle versioni più pregiate da materiali quali pietre preziose, vetro o perle. Uno dei più resistenti – anche ai graffi – e longevi, è l’acciaio inossidabile, disponibile in varie finiture oro, così da potersi perfettamente “sposare” con qualunque look.
Molto gradevole esteticamente è un fermacravatta in argento Sterling – quello formato da argento unito ad altri metalli per accrescerne durezza e durata nel tempo – facile da pulire ed ipoallergenico, perché privo di nichel.
Altrettanto ipoallergenico è il titanio, leggero e durevole, nonché più economico degli altri metalli. E una nota va anche all’ottone, spesso adoperato nella produzione dei gioielli poiché non tende, come l’argento, ad ossidarsi con facilità, ed è meno caro dell’oro. Trattati adeguatamente, i fermacravatta realizzati in questa lega (rame e zinco) possono avere lunga vita e costituire una valida opzione rispetto ad altri metalli.
Le diverse tipologie disponibili.
Diverse sono le tipologie di fermacravatta, così da meglio adattarsi agli specifici outfit come pure ai gusti personali. Eccole elencate qui di seguito.
- A forcina: il modello più semplice, è “rappresentato” da una striscia di metallo da far scivolare sulla cravatta e sulla camicia, così da mantenere ordine e compostezza. Si configura la scelta ottimale se si desidera che la cravatta si “conservi” piatta, come pure se si prediligono tessuti più sottili e delicati.
- A clip o pinza: fornita di un meccanismo a molla che ricorda quello di una molletta per il bucato, questa versione ben si presta ad essere adoperata con cravatte realizzate in materiali più spessi, come la maglia.
- A fascia: piccola fascetta in tessuto o plastica, mantiene la cravatta in posizione, passando attraverso l’etichetta sul retro della cravatta stessa e fissandosi a due bottoni della camicia. Rappresenta la soluzione ideale se si desidera indossare un accessorio il più sobrio possibile.
- A catena: dal sapore un po’ rétro, fissa la cravatta alla camicia con una catenella allentata – che non stringa eccessivamente la cravatta stessa – mediante una piccola barra o un gancio sul bottone dietro la cravatta.
- Con perno e catena: è un modello di fermacravatta da applicarsi “attraversando” il centro della cravatta, mediante una piccola fibbia sul retro che assicura il perno con una catenella. Il consiglio è quello di utilizzare questa tipologia di accessorio su una cravatta di maggiore robustezza, onde scongiurare il rischio di danneggiarne una più delicata.
Come indossare correttamente un fermacravatta?
Decidere di servirsi di un fermacravatta vuol dire dimostrare attenzione per lo stile e i dettagli. Fondamentale è però indossarlo correttamente: vediamo in che modo.
In primis bisogna sceglierne uno adeguato alla larghezza della cravatta, orientandosi verso un fermacravatta con una lunghezza pari al 70-80% della larghezza della cravatta stessa: è possibile optare per un accessorio di questa tipologia più corto, ma non più lungo.
L’esatta posizione in cui collocarlo “cade” tra il terzo e il quarto bottone della camicia – all’incirca all’altezza del taschino della giacca – perché diversamente verrebbe meno quella che è la “ratio” di quest’articolo: troppo in alto non avrebbe senso, mentre troppo in basso sarebbe coperto dalla giacca.
Fondamentale è poi che il fermacravatta sia collocato in orizzontale, per “rispettare” quel concetto di decoro e di pulizia di cui si è precedentemente detto. Così come è fondamentale che esso includa anche l’abbottonatura della camicia, alla luce della funzione specifica dell’accessorio, quella di mantenere la cravatta ferma e in ordine.
Da ultimo – ma non di minore importanza – quando si indossa un fermacravatta bisogna accertarsi che la cravatta si conservi liscia e piatta, avendo cura di non creare pieghe nel suo tessuto.
Per avere un look ineccepibile, infine, è preferibile che il fermacravatta richiami nello stile altri “particolari” del proprio abbigliamento, come ad esempio la fibbia della propria cintura. Così da rendere ancor più ricercato ed armonioso l’outfit nel suo insieme.