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Sono una parte importante di sé, e chi è attento all’aspetto esteriore non può che considerarli come (giustamente) meritano: i capelli “completano” quella che è l’immagine personale, risultando sempre i protagonisti di un look ben curato, siano essi corti, di media lunghezza, oppure lunghi.

Un discorso, questo, che vale sempre, indistintamente per l’uomo come per la donna, entrambi interessati a che il taglio sfoggiato si armonizzi con la propria figura, facendo stare “bene” e a proprio agio, in qualunque contesto ci si trovi. Per l’universo maschile, tuttavia, c’è una “componente” supplementare che potrebbe costituire – per così dire – una sorta di “ostacolo” al sentirsi “a posto”: quella del colore, che ad una certa età, inesorabilmente… sbiadisce, lasciando il posto al grigio che via via diventa bianco. Se la donna infatti con maggiore disinvoltura si avvale della tintura, fatta in casa o presso gli appositi saloni dei parrucchieri, l’uomo potrebbe rivelarsi restio all’idea, ricorrendo magari ad una tinta fatta senza troppa convinzione, oppure lasciando il grigio lì dov’è, ma non apprezzandolo e apprezzandosi nel modo in cui invece dovrebbe.

C’è però una buona notizia, che potrebbe sollevare gli umori di molti. Sì perché contrariamente a quanto forse si pensa, il silver look non è più qualcosa da “camuffare”, bensì da esibire con fierezza. Un po’ scettici? È naturale, ma prima di storcere il naso continuiamo nella lettura, per scoprire insieme come i capelli grigi uomo siano da “recuperare”.

Capelli grigi in un uomo uomo, quel tocco di fascino da non nascondere...

È un fenomeno che non può contrastarsi, e come tale andrebbe accettato, proprio come si fa (o si dovrebbe fare!) con il resto del corpo. Ma non sempre è così, e non sempre – tra l’altro – è così facile: l’ingrigimento dei capelli non riscuote particolare gradimento né molti “proseliti”, perché visto come qualcosa che fa apparire trasandati, se non con più anni di quelli che si hanno. Causando avvilimento e frustrazione.

In realtà questo atteggiamento, questo modo di porsi nei confronti di una chioma sale e pepe, appartiene a ben vedere per lo più al passato, quando era automaticamente connesso all’ineluttabile avanzamento dell’età, a quel processo fisiologico che non poteva arrestarsi, ma solo accettarsi.

Già da tempo, infatti, si assiste ad una “rivalutazione” dei capelli grigi uomo, ad un “accoglimento” piacevole di questo colore che poi – a dire il vero – tanto male non è! Il merito si deve alle tante celebrità dello spettacolo che hanno mosso… il primo passo, mostrandosi “coraggiosamente” senza “filtri”, con la loro effettiva capigliatura. Che con il colore “vero” ne ha guadagnato in fascino ed eleganza, trasmettendo l’immagine di chi ha conseguito una maturità tale da “osare” senza pentirsi del gesto compiuto.

Un gesto che ha fatto da traino, “reclutando” tanti “comuni mortali” che hanno voluto seguire l’esempio, gradendolo, e che non sono più tornati indietro. Decidendo dunque di dire sì ai ciuffi argentei delle proprie chiome. Attenzione però, perché i capelli grigi uomo, seppure attraenti, vanno curati con attenzione e valorizzati nel migliore dei modi, per scongiurare il rischio che virino verso il giallo comunicando in tal modo trascuratezza.

Da cottonbro studio tramite Pexels

La “manutenzione” da seguire, per il “giusto” colore di capelli grigi da sfoggiare.

Stanno vivendo una nuova “stagione” e sono oramai “liberalizzati” senza essere vissuti più come qualcosa di negativo, ma come qualcosa da portare con orgoglio e soprattutto disinvoltura. I capelli grigi sono infatti in grado di conferire stile e personalità a ciascun volto, “adattandosi” a quelli che sono i personali bisogni e gusti: un taglio maggiormente strutturato se si preferisce un effetto glam e di tendenza, uno di media lunghezza e più “naturale” se si predilige, invece, un’acconciatura più pratica e indicata per qualunque età.

Non tutti i grigi, tuttavia, sono uguali, e qualcuno va meno bene di altri. Ci si riferisce al grigio-giallo, il “nemico” che va combattuto a più non posso, perché non comprometta quello che è il giusto look che piace vedere riflesso nello specchio ed esibire poi nelle diverse occasioni della vita quotidiana.

Come vedremo nel dettaglio più avanti, i capelli divengono bianchi o grigi nel momento in cui la melanina inizia a diminuire o a sparire completamente, provocando una depigmentazione del fusto. Gli stessi capelli grigi (come quelli bianchi) sono però soggetti ad ingiallimento, un fenomeno che vede tra le sue diverse cause l’inquinamento, lo smog, o il fumo: con la perdita di colore, infatti, la chioma si fa più porosa ed “assorbe” tutto quanto giunge dall’esterno, richiedendo, pertanto, trattamenti ad hoc per far fronte al cambiamento subito, alla nuova “natura” assunta. Vediamo allora quali qui di seguito, per essere “preparati” sull’argomento.

Shampoo idratanti, prodotti lucidanti e detergente antigiallo: la hair care routine completa.

Possono essere molto affascinanti, a patto, però, che siano adeguatamente curati e trattati. I capelli grigi uomo richiedono infatti particolari attenzioni, a cominciare dal quotidiano: per far sì che il grigio conservi la sua tonalità neutra senza virare verso il giallo – un effetto, questo, sicuramente non gradevole dal punto di vista estetico – sarà allora necessario lavare i capelli almeno due volte alla settimana, per evitare il deposito di corpuscoli inquinanti e di fumo.

Largo a shampoo idratanti e a prodotti lucidanti, di aiuto nel conservare la morbidezza della propria capigliatura, che tende a venir meno con la perdita di melanina. Sì a balsami tradizionali, o a sieri in versione spray se la capigliatura stessa tende ad ungersi, come pure ad olio da applicare sui capelli ancora bagnati se questi ultimi sono un po’ inariditi.

Ma la vera differenza la farà un apposito shampoo antigiallo, un prodotto presente inizialmente nei saloni femminili dalla metà degli anni ’80 e da principio impiegato per trattamenti di tintura e schiaritura, per poi “approdare” anche nella hair care routine delle chiome naturali.

Di cosa si tratta esattamente? Presto detto: da adoperare almeno una volta ogni due settimane, è un detergente contenente pigmenti violacei, che contrastano l’ingiallimento permettendo al capello di “fare ritorno” al bianco candido. Da quello professionale, a quello da adoperare tutti i giorni, da quello per capigliature sottili a quello per capigliature spesse – solo per fare qualche esempio – le opzioni in commercio sono tante, ed ognuno potrà agevolmente trovare lo shampoo antigiallo che più fa per sé ed incontri le proprie necessità.

Necessario è però prestare la massima precisione nel servirsi del prodotto in oggetto, perché ne va utilizzato solo un piccolo quantitativo, rispettando alla lettera le indicazioni del prodotto stesso: occhio, soprattutto, a non lasciarlo in posa oltre il tempo stabilito, perché ci si potrebbe ritrovare con “sfumature” lilla o azzurrine sicuramente poco gradite!

Da MichaelLeisten tramite Pixabay

Capelli grigi: perché diventano di questo colore?

Al di là di quella che è la percezione personale dei capelli grigi in un uomo, di quello che è il proprio sentire in merito, si profila interessante conoscere le cause del loro “arrivo”.

Bisogna considerare che l’ingrigimento è un processo biologico naturale che fa la sua comparsa con l’età. Quest’ultima è “responsabile” della riduzione del numero dei melanociti, cellule situate alla base del follicolo pilifero, che producono i pigmenti a cui si deve il colore. In altri termini la produzione di melanina – una sostanza chimica che dà alla chioma il suo colore – diminuisce, facendo sì che i capelli si assottiglino, perdendo il colore iniziale ed assumendo tonalità cenere, sino poi a diventare del tutto bianchi.

Sebbene sia la causa principale, non è tuttavia solo l’invecchiamento a conferire questa “colorazione” alla propria chioma: vi concorrono infatti anche lo stile di vita e il patrimonio genetico, che assumono un ruolo determinante in questo processo.

La scarsità di nutrienti, ad esempio, nonché determinate patologie quali quelle a carico della tiroide, possono costituire un elemento significativo nell’accelerazione della perdita del colore originario dei capelli. Così come il fumo, che favorisce la prematura comparsa dei capelli grigi prima dei 30 anni. E che dire dello stress? Certamente un’esistenza all’insegna della costante agitazione non è di aiuto.

Per quanto concerne invece il patrimonio genetico, ad esso si fa riferimento prendendo “a campione” soggetti del proprio nucleo familiare divenuti brizzolati anzitempo. Per poter poi operare una sorta di “pronostico” per sé stessi.

A che età compaiono i capelli grigi in un uomo?

Quando fanno “capolino” i capelli grigi? A che età aspettarseli? In realtà non esiste una sola risposta, valida per tutti, perché – come or ora esposto – sono diversi i fattori che intervengono nel processo.

Entra in gioco ad esempio l’etnia, perché secondo studi statistici nei Paesi occidentali i capelli grigi compaiono intorno ai 35 anni, laddove invece in quelli orientali circa 5 anni più tardi. Anche tra uomini e donne esistono differenze, in quanto i primi vedono le proprie chiome ingrigirsi intorno ai 30-35 anni, a fronte dei 35-40 delle donne. Anche in questo caso, però, non ci sono i termini per una generalizzazione.

Ma è possibile “contenere” l’ingrigimento? Sicuramente in più si saranno posti – e avranno posto – questa domanda. Senza dubbio la dieta, con ben precisi cibi, può rappresentare un fattore ritardante la comparsa dei capelli grigi, come pure la caduta dei capelli stessi. Qualche esempio? Alimenti ricchi di proteine e omega 3, come il salmone, rafforzano la chioma e contrastano l’invecchiamento, mentre la frutta secca, i molluschi ed i funghi, ricchi di rame, favoriscono la produzione di melanina. Le lenticchie, poi, grande fonte di vitamine e proteine, sono di ausilio nel mantenimento del colore naturale dei capelli.

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