La televisione italiana sta vivendo un momento di straordinaria trasformazione. Un movimento dal basso, guidato da talenti eccezionali, sta ridefinendo le regole del gioco e spostando l’attenzione degli spettatori verso nuovi canali.
Mentre Rai e Mediaset vedono una fuga di pubblico dalle reti generaliste, due nomi emergono come protagonisti di questa piccola grande “rivoluzione” su TV8: Gialappa’s e Victoria Cabello.
La rivoluzione che parte da TV8, i fatti
Sul canale in chiaro TV8, queste personalità carismatiche stanno riuscendo a catalizzare l’attenzione del grande pubblico, offrendo un’alternativa fresca e coinvolgente. In attesa dell’arrivo di Fabio Fazio su Nove, è evidente che la televisione italiana sta attraversando un periodo di cambiamenti profondi, dove il talento e l’innovazione stanno prendendo il sopravvento.
La televisione è in fermento ed è un dato di fatto. Un movimento sotterraneo sta riallineando le pedine sulla scacchiera e ridistribuendo le risorse e le forze in campo. Fabio Fazio sta per lasciare la Rai e approdare su Nove, dove condurrà una versione rinnovata e più brillante di Che tempo che fa. Da anni, le reti di Warner Bros. Discovery ospitano Crozza. Ma c’è molto di più.
Diamo un’occhiata altrove, ad esempio a Sky. Non a Sky in senso stretto, ma a TV8, il suo canale in chiaro. Le prime mosse sono state fatte con la trasmissione in chiaro di alcune partite e i risultati sono stati più che positivi, anzi, eccezionali. È ovvio che se fossero state trasmesse su Canale 5 avrebbero fatto ancora meglio, ma chi può negarlo?
TV8 sta vivendo una seconda giovinezza, una rinascita: finalmente è stata notata. La dirigenza sembra aver acquisito una consapevolezza diversa.
È il momento di sfruttare il canale in chiaro, accessibile a tutti, come testa di ponte per conquistare il grande pubblico. Le reti principali stanno perdendo ascolti e il sangue che scorre attira gli squali – ovviamente non letteralmente.
Domenica sera, su TV8, è tornata la Gialappa’s.
Non si tratta della stessa formula di Mai dire gol o Mai dire domenica. È qualcosa di nuovo, ma allo stesso tempo mantiene la freschezza e la brillantezza che la caratterizzavano. C’è una costante ricerca della formula perfetta, non dell’algoritmo. Sappiamo che un equilibrio tra risate, battute e interventi può avere un effetto positivo sugli spettatori. Ma è altrettanto vero che esagerando si rischia l’effetto contrario: il fallimento. Eppure, la Gialappa’s con il suo Gialappa Show ed “orfani” di Carlo Taranto, condotto da Mago Forest e, nella prima puntata, da Paola Di Benedetto, ha avuto un grande successo.
Poi, martedì 23 maggio, è stata la volta di Victoria Cabello con Viaggi pazzeschi, accompagnata da Paride Vitale.
Anche in questo caso, ci sono buone notizie. Prima di tutto, Victoria Cabello, la nostra adorata Victoria, ha di nuovo un programma tutto suo. E ha mantenuto il suo spirito, la sua voglia di fare, di ridere, di essere se stessa. Ha la straordinaria capacità di mostrare senza insistere, di dire senza ripetere. È semplicemente brava, Cabello.
Ma non è tutto. La buona notizia successiva è che il programma ha ottenuto buoni risultati. Non come la Gialappa’s (che è un’altra categoria a sé, con un brand consolidato), ma comunque positivi. Considerando che era un martedì sera, con la concorrenza di Al Bano e Imma Tataranni, c’è ancora margine di crescita.
Tuttavia, il punto centrale non è solo questo.
Si tratta di ciò che sta accadendo dal punto di vista editoriale. I talenti si stanno diffondendo e un nuovo approccio al piccolo schermo si sta affacciando nelle nostre vite. Da un lato, c’è l’anima più ribelle della televisione commerciale. Dall’altro, c’è l’innovazione, il divertimento, la popolarità di MTV (ora pro nobis).
La fabbrica dello spettacolo è in costante mutamento e rinnovamento. È necessario pensare alle prossime mosse e non limitarsi solo ai presentatori di fantasia. Dobbiamo guardare il panorama televisivo nel suo complesso e capire cosa si sta muovendo, cosa sta accadendo, chi sta avendo successo e chi sta fallendo nel trasmettere il messaggio desiderato.
Su Rai 2, Fiorello è riuscito a rivoluzionare la fascia oraria, il modo di intendere il secondo canale e l’intrattenimento mattutino. Ha fatto tutto questo con il suo stile unico, quasi in sordina. Dopo aver detto addio a Rai 1, si è trasferito sulla sorella minore della televisione pubblica.
Il ritmo è tornato di moda e non possiamo che esserne felici. Nella riscoperta di talenti e idee del passato, c’è la possibilità di raggiungere un pubblico che per molto tempo è stato trascurato. È anche un’opportunità per cambiare, per rinnovarsi. Forse “rivoluzione” è una parola forte e va usata solo in casi eccezionali come quello di Fiorello (come abbiamo fatto). Tuttavia, si respira un’aria diversa, fresca e frizzante. Potrebbe essere solo un’impressione passeggera, cancellata dalla prossima tempesta dei palinsesti televisivi.
A noi però questo cambiamento piace!!