MoltoUomo.it incontra Luca Bertozzi scenografo del Carnevale di Viareggio, manifestazione che è giunta dal 1873 ad oggi, 150 anni e favolosa, direbbe qualcuno!
Il Carnevale con i suoi carri partirà con le sfilate i primi di febbraio e i lavori stanno arrivando al culmine.
Luca Bertozzi, scultore-scenografo, si avvicina al mestiere da piccolo, attratto magneticamente dia carri del carnevale, ma soprattutto era affascinato dalla loro grande dimensione, dal materiale, dai colori e dai movimenti che li caratterizzavano.
Da sempre restava affascinato dalla e scenografie di spettacoli e parchi tematici, Luca ama i dettagli e li cura con particolare attenzione cercando di armonizzare scultura ed effetti cromatici.
La sua impresa artigiana nasce nel 2011 dopo una formazione scolastica e lavorativa nel settore. Una formazione che continua e che è continuamente in fase evolutiva.
Il punto centrale delle sue realizzazioni artistico-artigiane è dato dalla modellatura, con cui produce modelli, mock up pubblicitari, mascotte, realizzazioni di grandi dimensioni, eventi moda, scenografie teatrali e per wedding planner.
In un momento di grande crisi del settore artigiano italiano, dove si stanno perdendo per mancanza di ‘eredi’ molti dei mestieri più belli e originale del nostro paese, Luca Bertozzi ci dimostra quante potenzialità ha invece questo settore.
Lui che ha maturato esperienza a ‘bottega’ dai Maestri del campo della scenotecnica, dimostra quanto sia importante imparare il mestiere artigiano sul campo.
Luca costruisce mascherate dal 2013 e ha collezionato sempre primi premi. Nel 2017 è stato promosso alla seconda categoria per le maschere del Carnevale di Viareggio.
La creazione di quest’anno per il Carnevale di Viareggio si chiama ‘PIU’ DENTI’ ed è tutto un programma!
Luca ti disturbiamo mentre sei al lavoro per il carnevale, ti rubiamo alle tue creazioni! Ma come sei arrivato alla cittadella del carnevale di Viareggio?
Mi sono avvicinato al mondo del carnevale da bimbo quando mio padre mi portava qui a vedere i carri in lavorazione e poi dopo anche alle medie i professori mi consigliarono di fare una scuola come l’Accademia delle belle arti e poi successivamente sono entrato a bottega da una famiglia di costruttori. Dopo sono entrato a concorso per il Carnevale di Viareggio. Si presenta un bozzetto della maschera isolata e poi di concorso in concorso si avanza e si cresce.
Cosa ti piace più del tuo lavoro?
La parte più bella del mio lavoro è il fatto che prima di tutto è la mia passione e quindi fare del lavoro la propria passione è impagabile. Ci sono i pro e i contro perché, quando ci sono i momenti di tensione, la stanchezza quasi ti penti di questa scelta. Ma sono momenti che durano poco. È un mega lavoro che ti schiaccia per dei mesi, che ti allontana dagli affetti. Ma alla fine quando ti riposi e guardi quello che hai fatto insieme alla tua squadra rimane la convinzione di essere sulla strada giusta.
Hanno interesse i giovani a imparare il tuo mestiere?
Ci sono molti giovani che si affacciano a questa manifestazione. Io l’anno soccorso ho ospitato una studentessa, Giovanna, che ora lavora con me. Ha smesso Ha provato a fare il suo percorso, Oggi è entrata Sara, per tre anni sarà in gara in gioco. E come altri ragazzi cercheranno di giocarsi il tutto per tutto in gara al Carnevale. Per crescere.
Cosa provi a veder sfilare le tue ‘creature’?
Mesi e mesi di lavoro e quando le vedi all’uscita al primo corso, non per un giro di collaudo, con movimenti, musica e i figuranti, infatti, anche io la vedo completa quando la vede il pubblico, alla prima sfilata, è sempre una grandissima emozione.
A cosa ti ispiri per realizzarle?
I bozzetti nascono dall’esperienza di vita quotidiana. Da qualche motivo autobiografico, La scelta del dinosauro in particolare di quest’anno nasce dalla passione che abbiamo noi. Io, Lara, la mia compagna, e la mia piccola bambina. Nasce da una voglia di volersi divertire con l’argomento dinosauro. In modo ostinato ho unito satira, allegoria, la tematica, per dargli un racconto e farci un carro. Il tema lo sentiamo molto tutti. Parla della società contemporaneo. È una grande provocazione. Ormai le tragedie inaspettate sono diventate un macabro interesse. Ci interroghiamo sul fatto che oggi le persone cercano la tragedia in diretta e il sangue, in poche parole si parla della pornografia del dolore.
Quali sono i tuoi progetti nell’immediato futuro?
Ho molte commesse di clienti delle possibilità da approfondire. Quando non faccio carri faccio allestimenti scenografici, anche per artisti e anche opere commerciali per eventi e fiere.