Galeotta fu una certa pubblicità… oppure no?
Non c’è addobbo o decorazione che durante il periodo natalizio non sia – in tutto o in parte – colorato di rosso. Un colore brillante ed energetico, che “parla” di luce dopo il buio, di calore e sentimenti buoni. Come pure di famiglia e di casa, di tradizione e quindi di vita nel senso ampio del termine.
Ma qual è la “genesi” di questa tinta? Qual è la sua origine?
I più probabilmente tornano indietro con la memoria agli anni ’30, per la precisione al 1931, anno del grande successo della pubblicità di Natale realizzata dalla Coca-Cola. Cosa aveva di così speciale questa pubblicità? Presto detto: raffigurava Babbo Natale, con il tradizionale abito rosso, su uno sfondo verde scuro.
L’artista ed illustratore Haddon Sundblom, al quale fu affidata la creazione della campagna pubblicitaria, ebbe l’idea di “servirsi” della figura di Babbo Natale adeguandola all’immagine dell’azienda. E questa idea prevedeva l’utilizzo dei tradizionali colori rosso e bianco caratterizzanti le lattine della bevanda. Da allora il rosso è stato automaticamente associato alle feste natalizie ed allo spirito che le pervade.
In realtà però la diffusione del rosso ha radici ben più antiche, che risalgono addirittura alla preistoria. Curiosi di saperne di più? Proseguiamo allora insieme nella lettura.
Dai tempi antichi ai giorni nostri: la nascita del colore cult del Natale.
Chi pensa che l’uso del colore rosso durante le festività natalizie sia un “acquisto” dei tempi recenti è in errore.
Testimonianze diverse in tal senso sono fornite già dall’antica Roma, che vedeva questa tonalità accostata a Saturno, il dio dell’agricoltura e del raccolto celebrato in occasione dei Saturnali.
Si trattava di una festa religiosa dalle forti similitudini con le nostre feste di Natale e di Capodanno: conviti, scambio di doni e banchetti erano infatti il fulcro di questo giorno solenne, il cui filo conduttore era il colore rosso, presente negli abiti, nelle decorazioni e nei fuochi accesi per omaggiare il dio.
Nel Medioevo questo colore era invece collegato a San Nicola, il vescovo di Myra, oggi Demre, una città dell’attuale Turchia. Noto per la sua generosità e per i miracoli a favore dei bisognosi, di lui si narra che riportò in vita tre fanciulli, uccisi dal crudele oste di una locanda.
Dalla veste episcopale rossa, San Nicola incarna colui che ha “ispirato” il moderno Babbo Natale che tutti noi conosciamo, un anziano paffuto e dalla lunga barba bianca, dispensatore di doni.
Una rappresentazione, quella dei giorni nostri, sicuramente “influenzata” dalla pubblicità a cui abbiamo fatto riferimento in precedenza. E divenuta un indiscusso simbolo universale della festività, per la gioia dei bambini di tutto il mondo.
Oggi il colore rosso pur essendo strettamente legato alla figura di Babbo Natale trasmette anche un senso di amore e di calore, di condivisione e di vicinanza. Suggellando l’importanza di trascorrere momenti preziosi in compagnia delle persone care e di celebrare la vita.