Negli ultimi anni, le strategie di marketing basate su sconti continui e promozioni aggressive sono diventate una pratica comune nel settore del retail.
Tuttavia, queste tattiche sfocierebbero, secondo le associazioni dei consumatori ed in questo caso secondo l’Antitrust, in pratiche commerciali scorrette, come dimostra il caso recente dell’indagine dell’Antitrust contro Poltronesofà.
L’Indagine dell’Antitrust Poltronesofà.
Prezzi e sconti non indicati correttamente nelle pubblicità
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un’istruttoria nei confronti di Poltronesofà per presunte pratiche commerciali scorrette relative alla pubblicizzazione dei prezzi e degli sconti. Secondo l’AGCM, la società non indicherebbe correttamente i prezzi e gli sconti nelle sue campagne promozionali diffuse attraverso vari canali mediatici. Questa mancanza di trasparenza potrebbe indurre i consumatori ad acquistare prodotti senza una chiara comprensione delle condizioni effettive delle offerte.
Strategie Promozionali Aggressive
Poltronesofà è nota per le sue continue campagne promozionali che enfatizzano sconti significativi, spesso calcolati rispetto a “prezzi pieni” che non vengono mai o quasi mai applicati. Questa strategia creerebbe un senso di urgenza tra i consumatori, spingendoli a prendere decisioni d’acquisto rapide senza valutare adeguatamente l’effettiva convenienza delle offerte.
Impatto sui Consumatori
Le associazioni dei consumatori hanno segnalato ripetutamente queste pratiche come ingannevoli o poco chiare. I messaggi pubblicitari martellanti con slogan come “termina domenica” o “doppi saldi” possono confondere i clienti sulle reali percentuali di sconto applicate ai prodotti.
Ciò potrebbe portare, sempre secondo le associazioni dei consumatori, a decisioni d’acquisto affrettate che altrimenti non sarebbero state prese.
Quali sono le conseguenze legali per le aziende che utilizzano pratiche commerciali ritenute scorrette?
Le conseguenze legali per le aziende che utilizzano pratiche commerciali scorrette possono essere severe e includono diverse misure amministrative e sanzionatorie. Ecco alcune delle principali conseguenze:
Conseguenze Amministrative
- Sanzioni Pecuniarie: L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) può irrogare multe che vanno da 5.000 a 10 milioni di euro, in base alla gravità e durata della violazione.
- Pubblicazione di Delibere o Dichiarazioni Rettificative: Le aziende possono essere obbligate a pubblicare dichiarazioni rettificative per correggere le informazioni ingannevoli diffuse.
- Sospensione dell’Attività: In casi gravi, l’AGCM può disporre la sospensione dell’attività d’impresa per un massimo di trenta giorni in caso di reiterata inottemperanza ai provvedimenti.
- Oscuramento del Sito Web: Se la pratica scorretta avviene online, il sito web può essere oscurato o revocato il dominio.
Conseguenze Penali
In alcuni casi estremi, le pratiche commerciali scorrette possono configurarsi come reati penali, come ad esempio la truffa (artt. 640 c.p.), se i comportamenti integrano gli elementi costitutivi del reato.
Altre Conseguenze
- Danni alla Reputazione: Le aziende coinvolte in pratiche commerciali scorrette rischiano danni significativi alla loro reputazione tra i consumatori.
- Azioni Private dei Consumatori: I consumatori lesi possono intraprendere azioni legali private contro l’azienda responsabile delle pratiche scorrette.
Le nostre considerazioni.
Le politiche aggressive basate su continui sconti possono essere efficaci nel breve termine ma rischiano di danneggiare la fiducia dei consumatori se non gestite in modo trasparente
La vicenda Poltronesofà serve come esempio importante della necessità che le aziende garantiscano chiarezza nelle comunicazioni commerciali per evitare accuse di pratica commerciale scorretta e mantenere un rapporto equilibrato con il mercato e i clienti finalizzati alla tutela del consumo consapevole.
Ovviamente attendiamo la risposta del brand Poltronesofà per integrare il nostro articolo con la posizione dell’azienda.