La moda nel 2025 tra cambiamenti geopolitici e un mercato frammentato.
Il mercato globale ha offerto ai brand l’opportunità di esportare su scala mondiale, ma oggi questo significa anche dipendere dai mutamenti geopolitici e un mercato che appare sempre più disgregato.
Il caso più eclatante riguarda la crisi del fashion luxury cinese, generata dalle recenti politiche governative e da un cambio netto anche delle abitudini dei consumatori. Le influenze che ne derivano anche per le maison italiane ed europee sono innumerevoli. Allo stesso modo le guerre in corso creano difficoltà sul recupero delle materie prime e sul trasporto degli articoli. In merito a quest’ultimo punto, Donald Trump promette nuovi dazi sulle importazioni che coinvolgeranno non solo la Cina.
Uno scenario innegabilmente complesso è anche quello italiano, che invece fa i conti con un calo delle esportazioni in Germania, mercato di riferimento per il nostro Paese. Senza considerare che lo shopping online e la concorrenza del fast fashion danneggiano irrimediabilmente il lavoro della manodopera artigianale, che da sempre è ciò che caratterizza davvero il valore della denominazione “Made in Italy”.