Alla scoperta della giornata dedicata a uno dei piatti più amati della cucina italiana tra rivisitazioni e tradizioni.
Il 6 aprile di ogni anno si celebra la giornata dedicata alla Carbonara, tra i piatti più amati della cucina italiana in tutto il mondo al centro di una profonda tradizione ma anche di numerose innovazioni.
Le tradizioni enogastronomiche sono così profonde in Italia che sono diventate nel tempo un immenso punto di riferimento anche per tutto il mondo. Dall’importanza della pizza a quello dei piatti tipici regionali fino alle eccellenze dei vini e la bontà della pasta, ogni occasione è quella giusta per celebrare qualcosa che non può proprio mancare sulle tavole dei buongustai.
Oggi 6 aprile si celebra il Carbonara Day, la giornata che promuove ufficialmente la bontà di uno dei piatti più amati della cucina italiana non solo nel Bel Paese ma anche in giro per il globo. La sua nascita deriva dal tramandarsi di profonde tradizioni culinarie di Roma, ideando così la bellissima iniziativa nel 2017 promossa dall’Ipo, l’International Pasta Organization in sinergia con AIDEPI, l’Associazione delle Industrie del dolce e della pasta.
L’irriverente idea del Carbonara Day ha scosso tutto il mondo culinario nel 2017 fino alla celebrazione ufficiale di un piatto tipico romano tramandato tra le varie generazioni.
Ma da dove nasce l’idea del Carbonara day? Bisogna andare un po’ indietro nel tempo e precisamente nel 2017 quando scoppiò un vero e proprio caso legato alla preparazione del piatto tanto amato dagli italiani. In Francia infatti, impazzò su un canale social molto noto, il video di una ricetta rivisitata della Carbonara, aggiungendo persino bacon, panna e numerosi ingredienti che si distaccavano dalla ricetta originale proponendo una rivisitazione in chiave più moderna. Il problema maggiore fu che all’interno dello stesso veniva inclusa un noto brand di pasta italiana, lasciando intendere la possibilità di accettare quella nuova ricetta come buona.
La risposta della stessa azienda in Italia fu perentoria, abbracciando sì le novità ma sempre nel rispetto della ricetta originale, divulgando subito un altro spot con la preparazione tradizionale scusandosi con gli amici francesi per “l’inconveniente”. Nacque un vero e proprio caso, per il quale intervenne anche l’inviato di Parigi del The New Yorker Adam Gopnik che diede vita a una sua persona crociata a favore dell’innovazione dell’iconico piatto, con la possibilità di modifiche, ingredienti diversi e tutto ciò che incontra il gusto personale.

Da quel momento, con un incidente diplomatico tra Francia e Italia in cucina davvero singolare, nacque l’esigenza dall’Italia di dare ancor più importanza e confini stretti al buonissimo piatto, celebrandolo il 6 aprile in tutto il mondo con la voglia di promuoverne la bontà e l’unicità, aprendosi anche a delle piccole variazioni che non ne intacchino però gusto e tradizione. Inoltre, l’attuale ricetta originale oggi compie proprio 70 anni. Divulgata per la prima volta sul periodico “La Cucina Italiana” nel 1954, prevedeva come ingredienti anche formaggio e aglio, apportando poi delle modifiche per equilibrarne meglio il gusto. Il 6 aprile è stato scelto come giorno del Carbonara Day per il sondaggio lanciato nel 2017 dall’IPO che ha confermato questa preparazione come la più amata in giro per il mondo, non solo in Italia.
Non solo tradizione ma anche tanta innovazione: dalla pizza ai rustici fino alle verdure e ai ravioli alla carbonara per un gusto senza tempo
I puristi della carbonara non accettano modifiche all’originale: gli unici ingredienti presenti sono uova, la pasta in formato spaghetti senza eccezioni del caso, pecorino romano, pepe in grani se piace e il guanciale. Tutto ciò che registrano come nuovo o diverso insomma, non può chiamarsi carbonara. Anche a Roma però è possibile ordinarla sia nelle storiche trattorie del centro che in versione gourmet nei ristoranti più di lusso, ispirandosi alla naturale evoluzione della cucina in giro per il mondo. Il diktat è rispettarne il gusto e l’equilibrio ma lasciandosi andare altresì all’innovazione, con connubi che si rivelano davvero incredibili. C’è chi vi aggiunge il tartufo o ancora pistacchio, gorgonzola, zucca o elimina il guanciale: insomma, la carbonara è così buona e gustosa che si sposa con tutto, anche a ciò che sembra lontano anni luce dalla sua essenza.
Da qualche anno è infatti impazzata la moda della pizza carbonara, aggiungendo sull’impasto tradizionale uova, guanciale, pecorino e un po’ di mozzarella, lasciando la cottura degli albumi sempre come una crema, così come succede con la pasta. Anche il formato della stessa è diventato un punto di partenza e di cambiamento per la preparazione della carbonara: dai ravioli agli gnocchi fino alle mezze maniche, rigatoni e linguine, tutto è concesso. E non è finita qui: supplì, arancini, creme per intingere patatine e fritture e da abbinare ai panini con le carni più pregiate e persino una versione vegetale, che può incontrare i gusti anche dei palati più raffinati. Insomma, non ci si può che mettere d’accordo davanti a un ottimo piatto di carbonara e se mangiata proprio a Roma contornati dalle meraviglie della città, la magia è subito servita.