Un legame profondo e viscerali che può presentare diverse sfaccettature. Fratelli e Sorelle: uniti nel sangue e nella vita, una storia d’amore che va oltre ogni limite.
Il concetto di famiglia è percepito in modo soggettivo da ciascun essere umano. Non tutti presentano lo stesso senso di appartenenza al proprio nucleo d’origine. Alcune persone, infatti, preferiscono allontanarsi sia fisicamente che mentalmente dalla propria famiglia a causa di difficoltà ed incomprensioni. L’idea di unione da “Mulino bianco” non sempre combacia con la realtà. Una realtà in cui si litiga, si discute e a volte si finisce per odiarsi.
C’è un legame, però, talmente forte da resistere alle acredini, alle parole dette nei momenti di rabbia, alle gelosie mal sopportate, ed è quello fra fratelli. Si potrà spesso litigare e forse anche non parlarsi per lunghi periodi, fra di loro, però, ci sarà sempre un filo rosso ad unirli. Che sia maggiore o minore, avere un fratello nella propria vita è un dono prezioso. Un dono che non tutti sanno apprezzare, lasciandosi trasportare da banali momenti di rabbia. Eppure, nonostante tutto, si resta sempre fratelli, con lo stesso sangue e ricordi di vita vissuti da condividere e raccontare.

Una relazione talmente importante da meritare di essere celebrato con una giornata tutta sua. Il 10 aprile, infatti, ricorre la Giornata dei fratelli e delle sorelle, un modo per richiamare l’attenzione sul valore del rapporto fraterno nella vita delle persone.
Giornata dei fratelli e delle sorelle: perché è stata creata?
Istituita da Eva Evart nel 1997 per omaggiare l’unione fraterna, la Siblings Day si è diffusa progressivamente in tutto il globo. La celebrazione è nata negli Stati Uniti dove ci celebra ogni 10 aprile. In Europa, invece, a partire dal 2014 è stata fissata la data del 31 maggio dalla Confederazione per le famiglie numerose. Un giorno scelto non a caso, ma che coincide con la vigilia del Children’s Day.
Un po’ come accade con altre celebrazioni, la Siblings Day è un’occasione per contattare i propri fratelli. Per coloro che non vivono più sotto lo stesso tetto può essere un modo per avvicinarsi, magari attraverso un messaggio o una chiamata. I più giovani, invece, i quali condividono ancora la stessa abitazione possono sorprendere il fratellino o la sorellina con un regalo o un gesto dolce. Che sia il 10 aprile o il 31 maggio non vi è data che possa onorare ciò che significhi realmente l’unione fraterna. Tuttavia è stato interessante istituire un giorno stabilito per ricordare quanto possa essere bello ed importante avere un fratello o una sorella.
Amore e odio fra fratelli e sorelle: i vari aspetti del legame fraterno.
I figli unici non potranno mai sapere e capire cosa significhi avere un fratello o una sorella. Una persona con la quale condividi la stessa casa, le stesse abitudini, l’amore dei genitori fin dai primi anni di vita. Dopo i genitori, i fratelli sono coloro con il quale si vive da sempre. Che si abbiano pochi o tanti anni di differenza non ci sarà mai nessuno al mondo che possa conoscerti bene come loro.
Cosa sono i fratelli? Banalmente gli altri figli dei nostri genitori. Eppure per la nostra esistenza sono molto di più. Un fratello può essere un amico, un confidente, un complice, un alleato. Un fratello maggiore può insegnarti a camminare, a dire qualche parolina e magari essere geloso del tuo arrivo in famiglia. Un fratello minore ti ricorda che non sei più il piccolo di casa, che dovrai condividere le attenzioni con lui e che forse romperà i tuoi giochi. Nonostante tutto, però, sarà sempre bello potersi abbracciare e chiamare fratelli. Al di là della parte rosea e quasi melense delle relazioni fraterne, il dualismo fra amore ed odio ha sempre caratterizzato questo rapporto.

Nel corso dei secoli poeti, scrittori e filosofi hanno scritto della bellezza e della difficoltà di avere dei fratelli. Catullo e Ugo Foscolo hanno composto versi di dolore per tramandare ai posteri la sofferenza per la perdita di una persona cara. Ed ecco che anche la letteratura ci fa comprendere quanto sia importante la figura fraterna nella propria vita. Non servono date celebrative o versi scritti da poeti per amare un fratello o una sorella, è una predisposizione naturale che va oltre le differenze caratteriali, le strade diverse e le lontananze.
In conclusione la Giornata dei Fratelli (e delle sorelle) non è altro che una data del calendario che rievoca l’amore viscerale che si prova verso quelli che, banalmente, sono gli altri figli dei nostri genitori. Un amore che va celebrato e vissuto ogni giorno e non solo il 10 aprile.