La primavera è oramai giunta e con essa l’inizio della bella stagione: la natura sboccia in tutto il suo splendore, le temperature si alzano, e le giornate diventano più lunghe e luminose, recando con sé gradevoli profumi e colori che rinfrancano la vista e lo spirito.
Un trionfo di bellezza, questo, che ha – ahimè – come “contraltare” le poco agognate pulizie di primavera, che toccano a tutti, nessuno escluso, comprese quelle che riguardano l’armadio di un uomo!
Eliminarle dalla “to do list” purtroppo non è possibile, tuttavia servendosi di piccoli ed utili accorgimenti il lavoro risulterà meno “doloroso” di quanto ci si aspetti. Ecco allora che ci si affiderà ad un’organizzazione impeccabile, che “scandisca” non solo le singole camere in cui intervenire, ma anche gli step da compiere, per velocizzarsi e risparmiare così tempo prezioso per qualcosa di sicuramente più piacevole.
Si comincerà allora a fare ordine tra tutte le cose sparse qua e là per la casa, per poi passare a ben determinate attività (quali arieggiare gli ambienti e lavare le tende e i vetri ad esempio) e cominciare a dedicarsi agli ambienti dell’abitazione.
Un’organizzazione dunque “perfetta”, che non deve però assolutamente trascurare il guardaroba, sebbene in questa sede, più che sulla pulizia, il focus sia sul ricambio e sulla cura da prestare al proprio abbigliamento. E l’operazione – ovviamente – riguarda l’universo femminile come quello maschile. Scopriamo allora insieme come procedere, nello specifico, alle pulizie di primavera nell’armadio di un uomo.
Cambio di stagione: i consigli pratici e le “dritte” da seguire.
Riordinare il proprio armadio non è certamente un’attività che fa fare salti di gioia, ma può essere più tollerabile se attuata con “sistema”, affidandosi a validi suggerimenti dal minimo stress e massimo rendimento.
Ci si avvarrà allora, per un’organizzazione efficace, di scatole in plastica o in tessuto, come pure di contenitori impilabili, preferibilmente in plastica, e di capienti sacchi. Così da meglio gestire l’attività stessa, che non trascurerà – ovviamente – l’apposita pulizia con stracci e detersivi, eliminando la polvere da tutte le superfici interne ed esterne dell’armadio. E aggiungendo – se lo si gradisce – un profumatore, anche con essenze e fragranze naturali.
Le pulizie di primavera prevedono di “salutare”, per quel dato momento, i capi di abbigliamento più pesanti, e di (ri) accogliere quelli più leggeri e adatti alla stagione. Ma sono anche un modo intelligente per rendersi conto di ciò che si possiede e per “monitorare” la situazione, decidendo cosa lasciare andare e cosa invece conservare, pensando al tempo stesso a ciò di cui si ha bisogno.

Le “parole d’ordine” da tenere a mente per il riordino del guardaroba maschile.
Il primo passo è quello di disfarsi di quei capi che oramai non si indossano da diverso tempo, perché non piacciono più o perché è cambiato il personale sentire in relazione ad essi, o perché magari frutto di un errato acquisto, o, ancora, perché non vanno più bene in fatto di vestibilità e taglia. È senza dubbio difficile dire addio agli abiti, pure a quelli che, di fatto, si è scelto di non adoperare, ma bisogna armarsi di coraggio e procedere, liberandosene. Donandoli ad esempio alle associazioni e fondazioni che si dedicano alla raccolta dell’abbigliamento. Dopo ci si sentirà meglio, e più liberi e leggeri mentalmente, perché fare ordine inciderà positivamente sul proprio umore, generando benessere. Senza contare – dettaglio non da poco – il risparmio di tempo al successivo cambio di stagione.
Il guardaroba, poi, non è un “pozzo senza fondo”, e non ha uno spazio illimitato. Meglio allora destinare questo spazio agli indumenti che ancora si utilizzano, ed al nuovo che sicuramente, più prima che poi, farà il suo ingresso tra grucce e cassetti.
Una buona idea è rinnovare con quei capi d’abbigliamento “evergreen”, modelli intramontabili che fanno parte, oltre che del guardaroba stesso, della propria vita. E che ben possono utilizzarsi nel quotidiano. Così come è una buon suggerimento quello di affidarsi sempre alla qualità, agli abiti sartoriali da poter indossare in modi differenti, adattandoli ai diversi contesti di turno. Capi che resistono alle mode del momento, e che fanno sentire sempre a proprio agio, senza tralasciare lo stile e il gusto personale.
E ancora, tra le pulizie di primavera nell’armadio di un uomo, e dunque nella “costruzione” di quello che è il proprio modo di vestire – non vanno dimenticati i capi-base, come le classiche t-shirt o le camicie bianche ad esempio, ma anche i jeans o le giacche, che “accompagnano” la moda maschile nel tempo senza perdere smalto. Adattandosi, a seconda dei casi, ad occasioni più formali o più rilassate.
Il medesimo “ragionamento” vale per le calzature: è bene avvalersi di scarpe che stiano bene con ogni mise, sia quella per l’ufficio, che quella elegante, che quella per il tempo libero o un weekend fuori porta. Così da essere “pronti” per ogni evenienza. Un consiglio, infine, valido “in assoluto”: quello di avere sempre cura di ciò che si possiede, per “estenderne” la durata nel tempo.

Una piccola curiosità.
Abbiamo considerato le pulizie di primavera in un’accezione “organizzativa”, quella relativa all’armadio maschile, sottolineando i vari “passaggi” da affrontare al riguardo. Può essere però interessante soffermarsi per un momento sul significato di questa “espressione”, dal punto di vista dunque letterale.
Perché le pulizie di primavera si chiamano in questo modo? La risposta è nelle tradizioni ebraiche, in base alle quali ci si dedicava alla pulizia della casa in occasione del Pesach (“passaggio”), la festività in onore della liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù egizia.
Durante detta festività, che indicava il passaggio alla primavera e un simbolico rinnovamento spirituale, non ci si poteva nutrire di cibi contenenti lievito e bisognava eliminare dalla casa ogni traccia del lievito stesso, e quindi di polvere.
Con il passare del tempo il rito religioso è entrato a far parte della consuetudine, probabilmente perché non è venuto meno l’aspetto emblematico della rinascita primaverile, ma anche perché –“praticamente” – l’arrivo dei primi tepori rappresenta il momento ottimale per pulire a fondo la propria abitazione.