L’ex premier Silvio Berlusconi è in questo periodo ricoverato al San Raffaele di Milano presso il reparto di terapia intensiva per un tumore del sangue: leucemia mielomonocitica cronica.
Una malattia che si sviluppa nel midollo osseo caratterizzata da un aumento della produzione da parte dell’organismo dei monociti (tipologia di globuli bianchi). Una malattia che colpisce in età avanza e che progredisce lentamente. Ma da cui non si può guarire.
Come si manifesta la leucemia mielomonocitica cronica?
Si può manifestare in due tipologie differenti: forma displastica e in forma proliferativa.
- Forma displastica: quando nel quadro clinico generale si presentano anemia e neutropenia;
- Forma proliferativa: quando nel quadro clinico generale si riscontra un aumento significativo dei globuli bianchi.
Di conseguenza i sintomi della leucemia mielomonocitica cronica possono variare ed è possibile riscontrare anche questi sintomi:
- Una forte perdita di peso e sudorazione notturna;
- La cachessia (stato profondo di deperimento generale con diversi sintomi come il rallentamento delle capacità psichiche, perdita dell’appetito e anche riduzione delle masse muscolari);
- Chi soffre di questa malattia è soggetta alla formazione di ematomi e a infezioni ricorrenti (esempio polmoniti);
- Si possono riscontrare anche dei sanguinamenti e l’ingrossamento del fegato e della milza (Epatosplenomegalia);
- Esiste anche il forte rischio che la leucemia mielomonocitica cronica possa evolversi in una leucemia mieloide cronica.
La prognosi di vita con la leucemia mielomonocitica cronica?
Diciamo che la prognosi di vita per un paziente che soffre di leucemia mielomonocitica cronica dipende da diversi fattori:
- La fase in cui si trova la malattia quando è diagnosticata;
- L’età dello stesso paziente;
- Le condizioni di salute generale del paziente;
- La presenza di altre tipologie di malattie;
E poi dipende anche dall’andamento della malattia. Se procede lentamente e al tempo stesso le cure danno gli effetti sperati, il paziente può tranquillamente conviverci per diversi anni, al contrario se la malattia ha un percorso veloce (detta fase iperproliferativa) che non risponde ai trattamenti, la prognosi non è benevola. Come nel caso in cui la leucemia mielomonocitica cronica si trasformi in leucemia mieloide cronica, una forma di tumore del sangue ancora più aggressiva.
Quali sono i trattamenti per la leucemia mielomonocitica cronica?
Le cure per questa malattia dipendono dal livello di rischio della stessa, quindi possono variare da paziente a paziente. In caso di livello basso di rischio, il trattamento medico si focalizzerà nel migliorare la qualità di vita del paziente in cura. Anzi, in determinati casi, il paziente potrebbe non essere sottoposto a nessun trattamento medico ma solo a controlli regolari con lo scopo di monitorare l’andamento della malattia. L’unico trattamento è il trapianto allogenico di cellule staminali. Una pratica non sempre consigliata a causa dell’avanzata età dei pazienti, anche se, è comunque raccomandata nei casi considerati ‘ad alto rischio’. Mentre è possibile somministrare ai pazienti ad alto rischio che non possono subire il trapianto allogenico di cellule staminali, un trattamento a base di agenti ipometilanti o ricorrere a una terapia a base di citoriduttiva con idrossiurea.
L’incidenza della leucemia mielomonocitica cronica