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In tutto il mondo 5 miliardi di persone sono a rischio di malattie cardiovascolari e di morte. I colpevoli? I grassi trans.

Questo l’allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Allarme non nuovo, perché già nel 2018, l’OMS aveva deciso di contrastare questo pericolo ponendosi l’obiettivo di eliminare da tutti i prodotti alimentari industriali, i grassi trans entro il 2023.

I grassi trans

Si tratta di grassi presenti in maniera naturale in alimenti di origine animale come i prodotti lattiero-caseari e le carni derivate dai ruminanti (esempio le salsicce, le interiora, il burro). Bisogna però distinguerli da quelli inseriti nei vari alimenti industriali di origine vegetali per prolungare la vita dei tanti prodotti presenti negli scaffali.

Come si ottengono quelli artificiali?

Questi grassi trans che troviamo in diversi prodotti industriali come nelle margarine, nei  dolci confezionati, nel burro, nei dadi da brodo, nel cibo del fast-food, nei formaggi stagionati e in altri prodotti alimentari.

Il processo, chiamato idrogenazione, trasforma i grassi vegetali (palma, cocco e altri) in grassi trans spezzandoli per poi ricostruirli nella loro nuova ‘forma’. Il risultato finale è un grasso molto più compatto, più malleabile e con un tempo di conservazione molto più lungo degli altri prodotti.

Perché i grassi trans sono pericolosi per la nostra salute?

Il consumo eccessivo di questi grassi trattati artificialmente comporta diverse implicazioni negative sul nostro organismo e salute. Primo tra tutti un aumento del colesterolo LDL (quello considerato cattivo per l’organismo) con un abbassamento del colesterolo HDL (quello buono). Inoltre una dieta ricca di alimenti contenenti grassi trans può comportare il rischio di sviluppare gravi patologie cardiovascolari (ecco le più frequenti):

  • Aterosclerosi
  • Coronaropatia
  • Cardiopatia ischemica
  • Ictus
  • Angina pectoris
  • Aneurisma aortico
  • Insufficienza cardiaca
  • Cardiopatia ischemica cronica
  • Cardiopatia ischemica ipertensiva

I dati rilasciati dall’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) affermano che le persone con diete ricche di grassi trans hanno il 21% in più di rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e il 28% in più di rischio di morire. E i grassi trans sarebbero anche in grado di svolgere un’azione pro-infiammatoria dell’organismo.

Grassi trans: leggere attentamente le etichette

Quando si va alla ricerca dei prodotti tra i vari scaffali, è sempre utile fermarsi qualche secondo per leggere l’etichetta ed evitare alimenti che contengono sostanze poco gradite al nostro organismo, come i grassi trans, conosciuti anche come grassi idrogenati. Secondo le normative dell’Unione Europea, i produttori devono indicare la presenza nei loro prodotti di queste tipologie di grassi e di altri elementi come i coloranti e gli allergeni e tanti altri additivi.

Foto di copertina: Francis CLARIA da Pixabay

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