La prostata è una ghiandola che fa parte dell’apparato genitale maschile e produce il liquido seminale.
Con l’avanzare dell’età, la prostata tende ad aumentare di volume, causando una condizione chiamata iperplasia prostatica benigna (IPB). L’IPB può provocare sintomi urinari fastidiosi, come difficoltà ad iniziare la minzione, flusso debole o intermittente, sensazione di incompleto svuotamento della vescica, bisogno frequente o urgente di urinare, soprattutto di notte, e talvolta infezioni o calcoli urinari.
L’IPB è una patologia molto comune tra gli uomini: si stima che circa il 50% degli uomini tra i 51 e i 60 anni e l’80% degli uomini oltre i 80 anni ne soffrano.
Tuttavia, non tutti i casi di IPB richiedono un intervento chirurgico. La scelta del trattamento dipende dalla gravità dei sintomi, dalle condizioni generali di salute del paziente, dalle sue preferenze e dalle possibili complicanze.
Quali sono le opzioni di trattamento per la prostata ingrossata?
Il trattamento dell’IPB può essere di tipo medico o chirurgico. Il trattamento medico si basa sull’uso di farmaci che possono ridurre il volume della prostata o rilassare i muscoli della vescica e dell’uretra, facilitando il flusso urinario.
I farmaci più usati sono gli inibitori della 5-alfa-reduttasi, come la finasteride o la dutasteride, e gli alfa-bloccanti, come la tamsulosina o la doxazosina. Il trattamento medico può essere efficace per molti pazienti, ma richiede una terapia a lungo termine e può avere effetti collaterali, come diminuzione della libido, disfunzione erettile, eiaculazione retrograda o ipotensione.
Il trattamento chirurgico consiste nella rimozione parziale o totale della prostata, con lo scopo di liberare l’uretra dall’ostruzione. Esistono diverse tecniche chirurgiche, che possono essere classificate in due categorie: invasive e mini-invasive.
Le tecniche invasive prevedono l’accesso alla prostata attraverso un’incisione addominale o perineale, o tramite l’uretra con un endoscopio. Le tecniche mini-invasive utilizzano invece fonti di energia, come il laser, le onde radio, il vapore o il gel, per distruggere il tessuto prostatico in eccesso senza tagliare.
Il trattamento chirurgico può essere più efficace e duraturo del trattamento medico, ma comporta maggiori rischi di complicanze, come sanguinamento, infezione, incontinenza urinaria, impotenza o stenosi uretrale.
Quando è necessaria l’operazione per l’IPB?
L’operazione per l’IPB è necessaria quando il trattamento medico non è sufficiente a controllare i sintomi, quando i sintomi sono gravi e compromettono la qualità di vita del paziente, o quando si verificano complicanze, come ritenzione urinaria acuta, insufficienza renale, calcoli vescicali o infezioni ricorrenti.
La scelta della tecnica chirurgica dipende da diversi fattori, come il volume della prostata, le condizioni anatomiche, le comorbilità, le aspettative e le preferenze del paziente, e la disponibilità e l’esperienza del chirurgo.
Prima di decidere di sottoporsi a un’operazione per l’IPB, è importante informarsi bene sui benefici e i rischi del trattamento, confrontare le diverse opzioni disponibili, e discutere con il proprio medico curante e il proprio urologo.
L’operazione per l’IPB può migliorare notevolmente i sintomi urinari e la qualità di vita, ma non è priva di effetti collaterali e complicanze, che possono incidere sulla funzione sessuale e sulla continenza. Inoltre, l’operazione non previene lo sviluppo del cancro alla prostata, che richiede una diagnosi precoce e un monitoraggio regolare.
Ndr. Questo articolo non ha alcun fine scientifico o sostituivo del normale processo che deve necessariamente partire da un confronto con il Medico Curante.