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All’età di 82 anni se ne va l’icona e leggenda del calcio mondiale Pelé.

Ecco l’Addio a Pelè da parte della famiglia: “Tutto ciò che siamo, è grazie a te. Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace”. Così, aggiungendo l’emoticon di due cuori e una foto delle sue mani ‘intrecciate’ con quelle di sorelle e nipoti, la figlia di Pelé, Kely Nascimento annuncia su Instagram la morte del padre ricoverato all’Albert Einstein da fine novembre per un tumore al colon.

Lascia la moglie Nomi Aoki e sette figli.

Pseudonimo di Edson Arantes do Nascimento, Pelè è nato a Três Corações, il 23 ottobre 1940- E’ stato uno dei migliori calciatori di sempre oltre che dirigente sportivo brasiliano.

Definito O Rei, O Rei do Futebol e Perla Nera è il Calciatore del Secolo per la FIFA, per il Comitato Olimpico Internazionale e per l’International Federation of Football History & Statistics (IFFHS), nonché Pallone d’oro FIFA del secolo, votato dai precedenti vincitori del Pallone d’oro.

Se il calcio non si fosse chiamato così avrebbe dovuto avere come nome Pelé, scriveva Jorge Amado. Con Pelé se ne va anche una parte importante di questo sport.

Una carriera gloriosa che conta ben 1.281 gol, che gli valsero il titolo di più grande goleador della storia del calcio. Secondo alcune fonti, forse anche per un errore di trascrizione, avrebbe segnato ancora di più: ben 1.329 reti dal 1909 al 1935 rimanendo sempre in una sola squadra, a parte i Cosmos.

Da calciatore ha legato la sua carriera principalmente al Santos, con cui ha vinto dieci volte il campionato Paulista, quattro volte il Torneo Rio-San Paolo, sei volte il Campeonato Brasileiro Série A e cinque volte consecutive la Taça Brasil, oltre a due edizioni della Copa Libertadores, altrettante della Coppa Intercontinentale e la prima edizione della Supercoppa dei Campioni Intercontinental.

l 1º ottobre 1977 Pelé concluse la sua carriera disputando un’amichevole tra Cosmos e Santos, le sue due squadre.

A differenza di molti suoi colleghi, preferì non fare l’allenatore di calcio al termine della sua carriera agonistica diventando poi ministro brasiliano dello sport, battendosi contro alcol e droga dopo i guai e l’arresto del figlio Edinho.

Dopo il suo ritiro J.B. Pinheiro, ambasciatore brasiliano presso l’ONU, dichiarò: «Pelé ha giocato a calcio per ventidue anni e durante quel periodo ha promosso l’amicizia e la fraternità mondiali più di qualunque ambasciatore».

Un metro e settanta di altezza, 75 chili di peso la struttura fisica di Arantes do Nascimento era perfezione: potenza in ogni gesto e immensa la tecnica, precisione nel tiro e nel colpo di testa e la visione di gioco.

Edson è l’unico calciatore al mondo ad aver vinto tre edizioni del campionato mondiale di calcio, evento avvenuto con la nazionale brasiliana nel 1958,1962 e 1970. Il primo, nel 1958 lo vinse a 17 anni segnando tre volte in semifinale contro la Francia e due volte nella finale con la Svezia.

Il suo gol realizzato alla Svezia nella finale del 1958 è considerato il terzo più grande gol nella storia della Coppa del Mondo FIFA.

Inserito dal settimanale statunitense Time nel “TIME 100 Heroes & Icons” del XX secolo. Pelé è stato dichiarato “Tesoro nazionale” dal presidente del Brasile Jânio Quadros e, nel luglio 2011, “Patrimonio storico-sportivo dell’umanità”.

Cordoglio per la sua morte è arrivata da tutto il mondo.

Anche il presidente del consiglio Giorgia Meloni è intervenuta su Twitter: ” Grazie al suo estro e alla sua classe è riuscito a lasciare il segno anche nelle generazioni che non hanno avuto la fortuna di vederlo giocare. Oggi tutto il mondo piange una leggenda di nome Pelé”.

” Il gioco. Il Re. L’Eternità”. Così in un tweet con una foto di Pelé che celebra un gol il ricordo del presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron.

Neymar lo ricorda così: “Prima di Pelé, il 10 era solo un numero. Ho letto quella frase da qualche parte, ad un certo punto della mia vita. Ma quella frase, bellissima, è incompleta. Direi che prima di Pelé il calcio era solo uno sport. Pelè ha cambiato tutto. Ha trasformato il calcio in arte, in intrattenimento. Ha dato voce ai poveri, ai neri e soprattutto ha dato visibilità al Brasile. Il calcio e il Brasile hanno alzato il loro status grazie al Re! Se n’è andato, ma la sua magia rimarrà. Pelè è ETERNO!!”.

“Nel 2005 ho ricevuto il premio BBC direttamente dalle mani del re, e ancora oggi è uno dei momenti di cui sono più orgoglioso”. Lo scrive José Mourinho su Instagram.

Edson Arantes do Nascimento e Diego Armando Maradona

Insieme a Diego Armando Maradona, il più forte giocatore della storia del calcio, era stato eletto Calciatore del Secolo per la Fifa . Quando il Pibe de oro morì Pelè scrisse sui social: “Sicuramente un giorno giocheremo a calcio insieme in cielo”.

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