La Lazio di Maurizio Sarri ieri sera ha vinto al fotofinish la gara di Champions League contro il Celtic per 2-1. Dopo la prodezza di Ivan Provedel contro l’Atletico Madrid arrivata al minuto 94 è arrivato il gol di Pedro contro il Celtic al minuto 95.
Due gol fondamentali che hanno permesso ai biancocelesti di restare aggrappati al primo posto. Due gol fondamentali ma anche di pregevole fattura, segno di una Lazio che non molla mai nonostante le difficoltà. Queste ultime sono tante.
Gli aquilotti hanno iniziato male l’anno, complici anche le 3 trasferte con Napoli, Juventus e Milan nelle prime giornate di campionato. Questo è però solo un alibi. Lotito deve pretendere di più dai suoi, non solo in Champions League ma anche in campionato a partire già da domenica prossima contro l’Atalanta.
I minuti di recupero però sono da sempre una specialità della casa. Non a caso la famosa zona Cesarini è stata rinominata come zona Caicedo. L’ecuadoriano ha siglato infatti ben 7 gol oltre lo scadere più altri due a partire dall’88esimo minuto. Il più famoso è certamente quello di Cagliari con Luis Alberto che agguanta il pareggio al minuto 93 e lo stesso Caicedo regala la vittoria alla Lazio al minuto 98. era il primo anno del VAR e recuperi di tale portata erano un’assoluta novità.
Champions League, Celtic-Lazio: la riprende Vecino
L’approccio nello stadio di Glasgow è sempre difficile. Parliamo di uno degli stadi più caldi d’Europa. Tanto è vero che è definito l’Anfield scozzese. Il tifo del Celtic si è fatto sentire come al solito e non è semplice giocare in un clima del genere. Soprattutto per giocatori che risentono della pressione come Felipe Anderson che è infatti uscito nel secondo tempo per far spazio ad Isaksen
Il Celtic è dunque passato in vantaggio con Furuhashi al minuto 11 dopo una bella triangolazione. Non esenti da colpe la difesa e Provedel. Il Celtic ha avuto il pallino del gioco per tutto il tempo fino al 28esimo minuto dove, ancora una volta, Matias Vecino la riprende con un colpo di testa. La palla ha oltrepassato la linea prima che Joe Hart la buttasse di nuovo in campo. Il gol è stato quindi convalidato con la Goal Line Technology. Incredibile come Vecino riesca sempre ad essere decisivo nei momenti clou delle partite più delicate.
Dopo il pareggio però il Celtic è tornato a fare la partita non lasciando spazi alla Lazio. L’unica occasione per i biancocelesti è arrivata al minuto 50 con Felipe Anderson che spreca malamente un’occasione d’oro. Sarebbe stata una grande opportunità se solo, almeno, avesse provato a calciare in porta.
La pressione sul braisiliano invece si è fatta sentire, non se l’è sentita di provarci intenzione e ha provato un improbabile dribling non riuscito. A seguire, una grande parata di Provedel sul calcio di punizione avversaria. Il calcio piazzato è però stato solo il preludio del secondo tempo scozzese a senso unico. Al minuto 80 arriva l’inevitabile.
Palma la mette dentro con un tiro chirurgico. Fortunatamente però ad intervenire il VAR per un fuorigioco di pochi centimetri. Il Celtic non si arrende e le prova tutte. Sarri sembra correre ai ripari togliendo Luis Alberto, Immobile, Pedro e Zaccagni, ma sono proprio i neo entrati i protagonisti del miracolo. Isaksen giostra bene la palla al minuto 95, allarga il gioco verso Guendouzi posizionato sulla destra che la mette subito al centro con un cross delizioso.
A quel punto ecco sbucare colui che non ti aspetti, Pedro, che dal basso del suo metro e 69 riesce a colpire con grande efficacia, dosando la forza, sul palo lontano da Hart prendendolo in controtempo e regalando la vittoria ai suoi.
Champions League: la situazione del Girone E
La Lazio ha vinto 2-1 n trasferta contro il Celtic e raggiunge quota 4 punti. A 4 punti però anche l’Atletico di Madrid che ha vinto sul Feyenord per 3-2 in un match a dir poco rocambolesco.