Il mondo è bello perché è vario. Ognuno è diverso dall’altro. Alcuni tendono ad essere più coraggiosi, altri più accorti, altri invece prediligono uno stile di vita adenilico e chi invece predilige uno più sedentario.
Tra gli altri fattori che differenziano una persona dall’altra c’è ovviamente anche la timidezza; quando si è piccoli però, questa caratteristica emotiva la si può cercare di superare con attività di gruppo e tra le attività migliori che ci siano ci sono sicuramente le discipline sportive.
Ecco una lista degli sport più inclusivi per superare la timidezza.
Lo sport infatti può essere considerato non solo come un’attività fisica ma anche un modo per entrare a far parte di un gruppo, per conoscere persone e per stare bene con se stessi. Da qui il famoso motto “Mens sana in corpore sano“, e cioè una mente sana in un corpo sano. Lo sport dunque può avere la capacità di far emergere, tramite l’autoconsapevolezza nei propri mezzi, le peculiarità, sportive e non, di ogni singolo individuo. Per far emergere queste peculiarità è fondamentale che le persone, in particolare le bambine ed i bambini, si sentano a proprio agio per esprimersi liberamente. Ed ecco quindi che si presenta l’occasione di iscriverci ad un corso di nuoto, di palestra, di calcio o di qualsiasi altro sport. In generale però, per superare la timidezza, gli sport più indicati, specialmente per i più piccoli, sono quelli di squadra.
Sport inclusivi: calcio e basket.
Il calcio ed il basket sono senza dubbio gli sport più affascinanti, almeno per i bambini. Il calcio è lo sport italiano per eccellenza ed è anche quello più seguito al mondo. Il basket d’altro canto affascina gli spettatori per lo spettacolo che riesce ad offrire, soprattutto se ci fermiamo a guardare una partita della NBA. Questi sono due sport di squadra che hanno il grande potere di contrastare la timidezza. Essere timidi in una squadra di uno di questi due sport è pressoché impossibile. Il calcio ad esempio, già dagli allenamenti, richiede comunicazione tra i compagni, comunicazione con l’allenatore e con se stessi. Ovviamente la scelta del calcio, come per qualsiasi altro sport, non deve limitarsi al solo fattore sociale, sarebbe un grave errore. La passione per il calcio deve essere sempre alla base di questa scelta. Così come lo deve essere per il basket.
Fare gruppo è proprio alla base di questi due sport. Tanto è vero che spesso il risultato finale dipende proprio dalla compattezza della squadra. Ma ci sono anche tanti altri aspetti come il rispetto verso il compagno e gli avversari; aumentare la fiducia in se stessi; liberare la mente dai problemi, grandi o piccoli che siano. Lo sport è uno sfogo per tutti, dai più piccoli ai più grandi. Spesso sentiamo dire “Ho bisogno di allenarmi per rimettermi in forma“. Non significa allenare solo il fisico ma anche la mente. Per concludere, il calco ed il basket sono altamente indicati per i più piccoli, soprattutto per coloro che si mostrano più timidi a scuola, in questo modo avranno la possibilità di mettersi in luce e brillare.
La pallavolo.
Altro sport molto inclusivo è la pallavolo. Uno sport di squadra che permette ad ognuno di noi di entrare, come nel calcio e nel basket, in un gruppo. A differenza però dei primi due sport, la pallavolo, o volley se preferite, è un gradino più in basso per il semplice fatto che manca il contatto fisico con l’avversario. Questo è un fattore notevole dato che il contatto fisico può essere molto utile al fine di superare la timidezza. Per tutto il resto non c’è alcuna differenza con i primi due sport giù citati.

Discorso diverso per il rugby invece che si, è uno sport di squadra, ma dove il fisico prevale su tutto. Non sarebbe indicato per una persona gracile ed esile. Quindi a livello mentale i requisiti ci sono tutti ma a livello fisico può essere controproducente. Farsi schiacciare dagli avversari infatti significa anche minare la propria sicurezza e quindi anche la propria autostima potrebbe risentirne.
Le arti marziali.
Chiunque pensi alle arti marziali non può fare altro che pensare al combattimento. La muay tay, la lotta libera, la boxe, in effetti presentano un alto tasso di aggressività e quindi come il rugby sono poco indicati per superare la timidezza, o almeno in buona parte dei casi. Sono però interessanti altre arti marziali come il karate, il judo, il kung fu e l’aikido. Queste discipline sono altamente consigliate per migliorare il rispetto verso il prossimo. Sono sport leali, che oltre all’allenamento di gruppo presentano fattori importanti come il suddetto rispetto, la lealtà, la concentrazione e la preparazione.
Sconsigliati invece quegli sport individuali che anche durante l’allenamento si fa fatica a socializzare con gli altri e quindi come la bicicletta, il golf o il tennis.