Dici Alto Adige e immediatamente il pensiero corre alle montagne e alle piste da sci, alle escursioni e al trekking. E a luoghi dunque da vivere essenzialmente durante la stagione invernale, quale vero e proprio paradiso per gli amanti degli sport da praticare in questo periodo dell’anno.
Ma l’Alto Adige ha tanto da offrire pure a quei visitatori che desiderano conoscere un lato diverso di questa bellissima terra, quello fatto di piccoli borghi dal fascino unico, che conquistano all’istante, con i colori e sapori e con le botteghe tipiche e squisitezze locali, nonché – e soprattutto – con la storia e cultura che si annidano in ogni dove.
Ed è allora interessante, oltre che piacevole e benefico per il fisico e lo spirito, conoscere queste perle, questi autentici gioielli del territorio altoatesino, lasciandosi inebriare dalla loro bellezza e “fermando”, per un momento, il tempo. Così da assaporare il gusto di una pausa, lontano dal trambusto della società odierna e dai ritmi serrati della vita di tutti i giorni.
Una fuga primaverile in Alto Adige, alla scoperta di alcuni dei Borghi più belli d’Italia.
Muoversi alla scoperta di nuovi territori è sempre un’esperienza arricchente, perché permette di entrare in contatto con realtà diverse da quelle proprie, individuandone gli usi e i costumi.
E scegliere come tappa “deputata” la montagna può essere una buona occasione per rigenerarsi, respirando aria buona e mettendo da parte – durante la permanenza – i pensieri e lo stress che inevitabilmente fanno parte del quotidiano.
Un luogo puro e genuino la montagna, dove la natura incontaminata e gli scenari incantevoli si uniscono squisitamente ai profumi dei boschi e ai sentieri da scoprire. Ma in tanta bellezza “c’è posto” anche per la storia e le tradizioni del luogo, apprezzate da chi è alla ricerca di un soggiorno che contempli aspetti differenti da quelli abitualmente “collegati” alla montagna.
Una meta ideale in tal senso è l’Alto Adige, che ha tutte le carte in regola per quello che si profila essere un viaggio indimenticabile: permette infatti al turista di turno di venire a conoscenza di alcuni dei Borghi più belli d’Italia, definiti tali dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che ha voluto promuovere e premiare il prezioso patrimonio artistico, storico e culturale dei piccoli centri italiani.
Proseguiamo allora insieme nella lettura per saperne di più, così da mettere in preventivo una piacevole e rilassante fuga primaverile alla volta di questi caratteristici borghi. Che con le torri, i portici o le piazzette, racchiudono in sé stessi lo “spirito” e l’atmosfera della regione.
Castelrotto.
Situato all’interno del Parco Naturale dello Sciliar, ai piedi dell’Alpe di Siusi, Castelrotto è un delizioso borgo medievale in cui si respira un’atmosfera fiabesca, l’ideale per chi desidera riposarsi e “fermare” gli occhi su “immagini” incantevoli. Ed infatti si resta letteralmente rapiti dalle case affrescate nel centro storico, un vero e proprio tripudio di colori e profumi che non potranno che conquistare.
Località ottimale per gli sport invernali, Castelrotto è perfetta anche per passeggiate ed escursioni, come pure – semplicemente – per ritemprarsi e fare una pausa da tutto e tutti.
Dal ricco patrimonio artistico e culturale, si distingue per la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo in stile neoclassico e per il campanile barocco, che offre un panorama mozzafiato sulle Dolomiti.
Chiusa.
Tra i Borghi più belli d’Italia c’è Chiusa, nel cuore della Valle Isarco, che affascina per la natura e i buoni sapori, per le tradizioni locali e l’ospitalità sincera, come pure per lo straordinario valore storico e artistico. Per un’esperienza di viaggio dunque completa, che mette d’accordo le molteplici esigenze e preferenze.
Autentico polo attrattivo per gli appassionati di escursionismo, la località medievale offre la possibilità di praticare diverse attività all’aperto, come le passeggiate lungo i sentieri alpini o i giri in mountain bike.
Ma Chiusa offre ai turisti anche un suggestivo centro storico fatto di case colorate e strade acciottolate che quasi fanno fare un salto indietro nel tempo, “restituendo” un’atmosfera di pace e tranquillità rara a trovarsi.
Due i simboli del luogo, che ben valgono una visita. La Chiesa di Sant’Andrea, indiscusso punto di riferimento del borgo, costituisce una delle principali testimonianze dell’architettura gotica in Alto Adige, e tappa imperdibile per gli amanti dell’arte. Mix di diversi stili architettonici, il Monastero di Sabiona è tra i più antichi luoghi religiosi del territorio alpino, ed accoglie al suo interno un museo dedicato alla storia ed alla vita monastica nella zona di Bolzano.
Una curiosità: Chiusa è anche conosciuta come la “cittadina di Dürer”, perché ospitò il noto pittore tedesco Albrecht Dürer durante il suo soggiorno in Italia.
Egna.
Perfetto binomio di relax ed intrattenimento, Egna è un piccolo borgo medievale dall’atmosfera senza tempo, ideale per chi ama la natura ed i rimi lenti. Situata ai piedi della collina di Castelfeder, si distingue per la sua strategica posizione geografica, che la rese, prima, un rigoglioso centro commerciale, e, oggi, il “nucleo” culturale ed economico del territorio della Bassa Atesina.
Da non perdere è una passeggiata nel centro storico, con i suoi pittoreschi e lunghi portici, i meravigliosi cortili, le eleganti residenze. In cui poter “individuare” pezzi di storia e delle vicende della cittadina che ben meritano di essere conosciuti.
Glorenza.
È la città più piccola dell’Alto Adige, ma non per questo di minor fascino, come dimostra il suo essere scelta come set cinematografico. Vero e proprio gioiello architettonico, Glorenza infatti conquista il visitatore di turno con la sua atmosfera medievale, la sua cinta muraria e le sue torri situate all’ingresso della città, come quella di Porta Sluderno. Una testimonianza, questa, dell’importante ruolo economico, commerciale e difensivo assunto dalla città stessa nei tempi passati.
Ma non è solo la storia ad essere “palpabile” camminando tra i vicoli e gli scorci caratteristici, perché questo delizioso borgo “parla” anche d’arte, con la mostra permanente di Paul Flora visitabile in centro. Un’occasione in più che non sfuggirà agli appassionati del settore.
Vipiteno.
Tra i Borghi più belli d’Italia va poi citato Vipiteno, la città più a nord dello Stivale. Con il suo mix di meravigliosi paesaggi, cultura ed arte, la città stessa si profila come una vera e propria calamita sia per gli amanti della montagna che per chi vuole “perdersi” tra le tante tracce della sua storia.
Irrinunciabile è la Torre delle Dodici – simbolo del borgo – chiamata in questo modo perché i rintocchi della sua campana ricordavano ai cittadini la pausa del mezzogiorno. Così come irrinunciabile è il municipio quattrocentesco, con la sala del consiglio in stile gotico.
Diversi i luoghi d’interesse di questa “gemma” altoatesina, che si apprezza altresì nelle casette colorate, nelle caratteristiche vie dello shopping e nei numerosi negozi, altrettante tappe “obbligate” per quel visitatore che desidera immagazzinare nel suo soggiorno quanta più “bellezza” è possibile.