È sempre piacevole viaggiare, partire alla volta di luoghi sconosciuti e tutti da esplorare, staccando al contempo la spina per rilassarsi e riprendere con maggiore carica ed energia. E lo è ancora di più quando il tempo è mite, ed il freddo dell’inverno comincia ad essere solo un ricordo.
Quale occasione migliore, allora, se non la primavera, per programmare una gita lontano dal caos cittadino e respirare aria “pulita” a pieni polmoni? Si può decidere di sfruttare il fine settimana, di maggiore “gestione” per tutti, ma si può anche “osare” con qualche giorno in più, se riesce possibile. Ciò che conta è ritemprare sia il fisico che l’animo, mettendo un po’ le distanze da quella che è la routine quotidiana.
Sì, ma dove andare? Verso “cosa” orientarsi? Se si ha voglia di qualcosa di diverso dal solito si può optare per una full immersion nella natura, e nei colori e profumi che essa offre, specie nella stagione primaverile. Così da avere l’occasione di conoscere i più bei giardini italiani, un vero e proprio tripudio di bellezza che non potrà non affascinare e “rapire”.
Giardini italiani, uno spettacolo unico da non perdere.
Che sia per un paio di giorni o per un periodo di tempo maggiore, “spezzare” fa sempre bene, garantendo quel relax che si è inseguito per tutta la settimana (e forse anche da prima…!). C’è chi preferisce il mare, chi la montagna, chi una città d’arte, modi diversi, questi, per allontanarsi dalla vita di tutti i giorni e “fare pace con il mondo”.
Durante la primavera, però, un’esperienza sicuramente rigenerante e disintossicante è quella offerta dalle meraviglie della natura, che vive in questo periodo una stagione di rinascita, facendosi ammirare in tutto il suo splendore. E la testimonianza di detta rinascita è data dai giardini di palazzi, ville o isole… una “tavolozza” di colori incantevoli che sarebbe un vero peccato perdere!
Partiamo dunque alla scoperta di alcuni di questi “gioielli” italiani, di questi autentici scrigni che custodiscono al loro interno tesori preziosi. E scegliamone uno che sarà la nostra prossima destinazione.
Il Giardino di Ninfa.
Tra i più bei giardini italiani non può non citarsi il Giardino di Ninfa, che dichiarato nel 2000 Monumento Naturale dalla Regione Lazio, deve il suo nome a un tempio di epoca romana edificato nelle vicinanze dell’attuale giardino, e dedicato alle divinità delle acque sorgive.
Sito nel Comune di Cisterna di Latina, al confine con Norma e Sermoneta, è un tipico giardino all’inglese di circa 8 ettari iniziato nel 1921 da Gelasio Caetani, nella zona della scomparsa cittadina medievale di Ninfa, appunto, di cui attualmente restano solamente alcuni ruderi.
Acquistata nel 1298 da Benedetto Caetani, noto come Papa Bonifacio VIII, e distrutta e ricostruita varie volte, detta cittadina fu contesa per anni da diverse famiglie nobiliari, per poi tornare in possesso dei Caetani alla fine dell’800, e vedere i propri terreni bonificati all’inizio del secolo successivo. Con la realizzazione poi di una residenza estiva oggi sede degli Uffici della Fondazione Roffredo Caetani.
Luogo fiabesco, il Giardino di Ninfa offre al visitatore uno scenario unico, “fatto” di 1300 specie vegetali, dagli aceri giapponesi ai ciliegi, dalle betulle alle magnolie, dagli iris acquatici ai glicini. Regalando una delle più romantiche esperienze da vivere in primavera. A partire dal 1976, inoltre, è stata istituita un’Oasi del WWF a sostegno della flora e della fauna locale.
Il Parco Giardino Sigurtà.
Situato a Valeggio sul Mincio, in Veneto, è una perfetta sintesi tra un parco storico e un giardino moderno. La sua “nascita” risale al 14 Maggio 1407, quando, ai tempi della dominazione veneziana di Valeggio sul Mincio, il patrizio Gerolamo Nicolò Contarini acquistò tutta la proprietà destinata allora solo ad un utilizzo agricolo. Accanto alla dimora principale, tuttavia, si trovava un piccolo giardino dalla forma geometrica, adibito all’ozio dei nobili, quello da cui “parte” la storia del Parco Giardino Sigurtà.
Vincitore di diversi premi e meta preferita di amanti della natura, illustri botanici e personaggi di spicco, il Parco Giardino incanta con le sue meraviglie, tra prati e boschi, colline e laghetti, configurandosi come il luogo ideale per stare all’aria aperta, in totale connessione con la natura e con il ricco scenario che essa offre.
Ma c’è di più, perché oltre a contemplare la bellezza indiscutibile del giardino, è possibile dedicarsi ad una serie di piacevoli attività, come passeggiare a piedi o in bicicletta o prendere parte alle diverse iniziative promosse.

Villa Lante.
Uno dei principali esempi di architettura del verde del Cinquecento, Villa Lante sorge a Bagnaia, a pochi chilometri da Viterbo, nel Lazio, configurandosi come una squisita fusione di natura ed arte. Il suo è il nome acquisito nel XVII secolo, quando passò nelle mani di Ippolito Lante Montefeltro della Rovere, Duca di Bomarzo.
Giardino all’italiana contraddistinto da una precisa simmetria e da un design geometrico, fu voluto dal cardinale Gianfrancesco Gambara e progettato da Jacopo Barozzi da Vignola. Al suo interno si snoda un percorso fatto di fontane, statue e giochi d’acqua, segno di eleganza e raffinatezza, che vanno ad unirsi a piante e fiori disposti in maniera tale da dare vita ad uno straordinario effetto visivo.
Uno spettacolo davvero mozzafiato, da apprezzare ancor di più durante la stagione primaverile, con i suoi colori intensi che fanno da splendida “cornice”.

Il Giardino dell’Isola Bella.
Rientra a pieno titolo tra i più bei giardini italiani anche quello dell’Isola Bella, una vera e propria meraviglia che ben merita una visita.
Situata nel cuore del Lago Maggiore ed appartenente al gruppo delle Isole Borromee, l’Isola Bella – detta anche Isola Inferiore – deve il suo nome alla Famiglia Borromeo, che la acquistò nel 1630 trasformandola in un luogo da sogno dell’arte barocca.
Assoluta meraviglia per gli occhi è il giardino, che realizzato tra il 1631 ed il 1671 circa, ha l’aspetto di un vero e proprio vascello costituito da terrazze digradanti con statue, fontane, piante esotiche e fiori colorati: un luogo davvero unico, dunque, che ne fa una destinazione irrinunciabile, grazie anche alla rigogliosa vegetazione ed al panorama sul lago, bello da togliere il fiato.