I cambiamenti climatici sono da alcuni decenni a questa parte uno dei temi più discussi. Le attività umane ed in particolar modo l’uso di combustibili fossili (quali petrolio, gas naturali e petrolio) hanno causato l’effetto serra, il quale a sua volta ha inesorabilmente portato all’aumento delle temperature e quindi al riscaldamento climatico.
Il primo sintomo a portare l’attenzione degli scienziati sul problema del riscaldamento globale è stato ed è ancora oggi lo scioglimento dei ghiacciai. Il problema fu sollevato già negli anni ’70, quando la riduzione dei ghiacciai ai Poli aumentò drasticamente. Dalla seconda metà del XX secolo la quantità di ghiacciai sciolti si raddoppiò e ad oggi si conta che circa il 130 % dei ghiacciai sia stato perso.

Come già evidenziato la causa primaria del fenomeno è l’effetto serra causato, oltre che dall’utilizzo massivo di combustibili fossili, anche da emissioni di CO2 e dalla deforestazione. Quest’ultima riduce l’assorbimento di anidride carbonica da parte degli alberi e di conseguenza libera CO2 nell’aria.
Le conseguenze dello scioglimento dei ghiacciai
Lo scioglimento dei ghiacciai è diventato orami un problema di portata enorme e le conseguenze del fenomeno con lo scorrere del tempo potrebbero diventare incontrovertibili. Il riscaldamento globale sta infatti conducendo alla perdita di biodiversità, evidente nell’estinzione di numerose specie animali e vegetali, e a drastici cambiamenti sociali, ambientali e climatici.
Tra le principali conseguenze:
- Innalzamento dei mari: negli ultimi decenni è stati stimato un innalzamento del livello dei mari d circa 35 mm. Secondo uno studio svolto all’Università di Bristol nel 2018, però, questi numeri sono destinati ad aumentare. Lo scioglimento totale dei ghiacciai in Antartide potrebbe, infatti, causare l’innalzamento dei mari di 58 cm. E peggiore è la panoramica in caso di scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia, poiché essi sono i più grandi al mondo ed il loro scioglimento totale causerebbe l’aumento del livello del mare di circa 7.4 m.
- Stravolgimenti climatici: l’aumento di acqua porta inevitabilmente ad alterazioni climatiche importanti. Modificando le correnti cicloniche il fenomeno causa infatti uragani, trombe d’aria, incendi, desertificazione delle zone vicine all’Equatore.
- Modifiche albedo terrestre: nevi e ghiaccio formano una superficie in grado di riflettere i raggi del sole (albedo), la quale permette di mantenere la temperatura terrestre stabile. La riduzione di questa superficie causa un aumento di temperatura.
- Riduzione biodiversità e alterazione catena alimentare: l’innalzamento dei mari e delle temperature è spesso causa dei fenomeni migratori di diverse specie marine e animali verso temperature più fredde. In questo modo però molte altre specie rischiano di restare senza prede di cui nutrirsi. Ciò si ripercuote anche sull’uomo in quanto rende difficile la produzione di risorse alimentari.
Soluzioni sostenibili per ridurre il riscaldamento globale
Impedire lo scioglimento dei ghiacciai è pressoché impossibile, ma si può sicuramente cercare di limitarlo. Sul piano politico le Nazioni devono rispettare gli Accordi di Parigi, mantenendo l’innalzamento della temperatura al di sotto dei 2°C entro il 2050 e diminuendo le emissioni di gas serra. Quello che invece ognuno di noi può fare nel suo piccolo per cercare di contrastare il riscaldamento globale, e quindi lo scioglimento dei ghiacciai, è:
- Limitare i consumi energetici: Evitando sprechi è possibile ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera. Per fare ciò si possono scegliere elettrodomestici a basso consumo, utilizzare i LED al posto delle lampadine, ridurre le temperature sul termostato ed evitare di lasciare dispositivi in stand-by.
- Scegliere fonti di energia rinnovabili: installare pannelli fotovoltaici oppure generatori eolici domestici.
- utilizzare la mobilità sostenibile: sarebbe sempre meglio utilizzare vetture elettriche a zero emissioni, o ancora meglio i mezzi di trasporto pubblico, biciclette o monopattini.
- Scegliere servizi e prodotti a chilometro zero: in questo modo si annullano le emissioni di CO2 dovute al trasporto e allo stoccaggio delle merci.
- Puntare su un’alimentazione consapevole: pietanze locali o di stagione permettono di limitare i costi di produzione dovuti agli allevamenti intensivi.